Obesità infantile e malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari (CVD) sono la principale causa di morte in Italia (più di 230000 persone l’anno) e nel mondo (circa 20 milioni di morti l’anno). Anche se le CVD sono un problema soprattutto per gli adulti stanno iniziando a colpire anche i bambini-ragazzi [1,2]. Alcuni adolescenti presentano fattori di rischio cardiovascolare che rimangono spesso nell’età adulta ed aumentano l’incidenza di eventi avversi. Tanti sono sovrappeso o obesi, hanno livelli plasmatici troppo alti di trigliceridi e colesterolo, aterosclerosi coronarica, insulino-resistenza e non praticano attività fisica [4].

L’aumento del rischio cardiovascolare è la conseguenza di un aumento del grasso viscerale (VAT) che può essere ridotto con attività fisica ed educazione alimentare.

Per ridurre la mortalità per CVD nell’adulto bisogna iniziare a lavorare sul bambino e sull’adolescente[4, 5]

BIBLIOGRAFIA

  1. Kavey RE, Daniel SR, Lauer RM, Atkins DL, Hayman LL, Taubert K. American Heart Association Guidelines for primary prevention of atherosclerotic cardiovascular disease beginning in childhood. Circulation. 2003;107(11):1562–1566. 10.1161/01.CIR.0000061521.15730.6E
  2. Berenson GS, Srinivasan SR, Bao WH, Newman NP, Tracey PE, Wattigney WA. Association between multiple cardiovascular risk factors and atherosclerosis in children and young adults. N Eng J Med. 1988;388:1650–1656. 10.1056/NEJM199806043382302
  3. Davidson LE, Hunt SC, Adams TD. Fitness versus adiposity in cardiovascular disease risk. Eur J Clin Nutr. 2019;73:225–230. https://doi.org/10.1038/s41430- 018-0333-5
  4. Libby P, Okamoto Y, Rocha VZ, Folco E. Inflammation in atherosclerosis: Transition from theory to practice. Circ J. 2010;74(2):213–220. https://doi.org/10.1253/circj. cj-09-0706
  5. Al-Daghri NM, Al-Attas OS, Alokail M, et al. Does visceral adiposity index signify early metabolic risk in children and adolescents? Association with insulin resistance, adipokines and subclinical inflammation. Pediatr Res. 2014;75(3):459– 463. https://doi.org/10.1038/pr.2013.229
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